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Palermo 17 settembre 2020

Suor M. Leonila saluta la comunità parrocchiale

Ci uniamo a tutta la Comunità Parrocchiale per la celebrazione della S. Messa, presieduta da Don Emilio Cicconi SSP, il nostro Parroco, Don Ugo Di Marzo ha professato, per un biennio, i Consigli Evangelici nell’Istituto “Gesù Sacerdote” della Famiglia Paolina, testimoni, Suor Aureliana e Sr. Giuseppina. E’ un momento molto significativo e impegnativo per la vita spirituale e apostolica di Don Ugo che vive con zelo la sua vocazione Sacerdotale nella Parrocchia di Roccella. A conclusione della S. Messa, Don Ugo ha rivolto anche un saluto a Sr. Leonila che giovedì 17 p.v. lascerà Palermo per iniziare un nuovo servizio nella Comunità di Marino. Suor Leonila dà a tutta l’assemblea un messaggio di saluto e di gratitudine per i due anni trascorsi in parrocchia dando la sua testimonianza e prestandosi in varie attività con i ragazzi e gli adulti con cui ha collaborato. E’ stato un momento emozionante! Sr. Leonila ha assicurato a tutti il suo affettuoso ricordo nella preghiera ma soprattutto nella celebrazione della S. Messa. Partecipiamo, infine, alla festa di chiusura del GREST svoltosi in Parrocchia nel mese di Agosto e inizio Settembre a favore dei ragazzi di quinta elementare e di scuola media. Le attività estive sono state molto partecipate e attive grazie all’impegno di parecchi animatori, educatori e volontari. Ci si augura di poter continuare gli incontri durante l’anno in modi e metodi diversi con il coinvolgimento di tutti. Palermo - Il Parroco, don Ugo, compie quarant’anni Oggi è una giornata speciale per Padre Ugo. Come dice, lui, compie i "secondi vent’anni"! Nella S. Messa delle ore 16,30, presieduta da lui e dal Concelebrante, P. Fabrizio Andriani RCJ, ringrazierà il Signore per il dono della vita. Insieme alla Comunità Parrocchiale vi partecipano i familiari, amici e conoscenti. A conclusione della celebrazione, presso l’Oasi S. Giuseppe, dove è stato allestito un buffet, tutti con gioia e gratitudine manifestiamo il nostro affetto e gli auguri più sinceri a Padre Ugo per questa tappa molto importante della sua esistenza.

Semi di Parola

III Domenica del Tempo Ordinario (Lc 1, 1-4; 4, 14-21) ANNO C
L’anno liturgico che stiamo vivendo avrà come filo conduttore il Vangelo di Luca; per questo la liturgia oggi ce ne presenta l’introduzione, i primi 4 versetti, che sono molto importanti per capire da dove viene il vangelo e che valore ha per la nostra vita. Luca scrive a Teofilo che letteralmente significa “amico di Dio”, ma anche “amato da Dio”. Ciascuno di noi allora è Teofilo! E in effetti il vangelo è per noi, ed è un “resoconto ordinato”, cioè una scelta rispetto a tutto ciò che Gesù ha detto e fatto, una scelta operata per far sì che il cammino della nostra vita di fede si possa appoggiare su solide basi. La vita è difficile, ci sono ostacoli e prove, oltre a tanti momenti di gioia. E nelle difficoltà la “solidità” della Parola è proprio quella roccia su cui edificare la nostra casa. Dopo questi versetti introduttivi, passiamo direttamente al capitolo 4 del vangelo di Luca, che racconta l’inizio della vita pubblica di Gesù. Troviamo il Signore a Nazaret, dove partecipa “secondo il suo solito” alla liturgia sinagogale del sabato. Ed ecco che la Parola è subito al centro. Infatti Gesù legge un passo di Isaia che parla dell’avvento del Messia atteso e promesso, e lo commenta con poche, fortissime parole: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Ma davvero Gesù ha letto quella Scrittura? È molto interessante notare che Luca descrive in modo molto attento tutte le azioni che il Maestro compie nella sinagoga, tanto che lo possiamo facilmente immaginare, mentre si alza per leggere, riceve il rotolo, lo apre, trova il testo; quindi riavvolge il rotolo e lo riconsegna; poi si siede e comincia a parlare… Da quando si alza a quando si siede, sette azioni, ma non c’è scritto che abbia letto! Eppure certamente lo ha fatto, ma Luca non lo scrive, perché Gesù è la Parola stessa, che infatti in Lui si compie! E si compie “oggi”, che è l’oggi di quel giorno a Nazaret, ma è anche il nostro oggi, ogni volta che ascolto la Parola, poiché “il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua tenda in mezzo a noi” (Gv 1,14): la Parola di Dio ha preso la nostra carne ed è rimasta con noi, sempre; ed è vera e attuale oggi e sempre, ogni volta che la ascoltiamo, perché è per noi, è stata scritta perché noi, ascoltandola, crediamo e in essa abbiamo la vita. Quando, in particolare nel contesto liturgico, ascoltiamo la Parola, quella Parola si compie nel nostro oggi e diventa la solida roccia su cui appoggiarci e crescere e camminare con gioia.Chiediamo al Signore di saperci sempre appoggiare su questa Roccia di salvezza che è Lui stesso, Parola fatta carne; chiediamogli che nell’incontro domenicale, liturgico, con Lui, possiamo sempre gustare la sua presenza e lasciarci cambiare il cuore dall’incontro con la Parola di vita e di verità.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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