Ultime Notizie

1 Giugno - Oria

IL CENTRO SAN BENEDETTO DI ORIA FESTEGGIA PADRE ANNIBALE

Una grande festa Lunedì 1 Giugno al Centro San Benedetto di Oria dove le suore, i bambini e le ragazze ospiti delle Comunità e tutti gli operatori si sono riuniti per celebrare e rendere grazie al Padre Fondatore Sant’ Annibale Maria di Francia. Le ragazze della Comunità Alloggio Dopo di Noi hanno realizzato un bellissimo cartellone raffigurante Sant’Annibale che abbraccia e protegge tutti i nostri ragazzi di San Benedetto. Mentre i piccoli della Comunità Minori hanno regalato alle suore dei cartelli con le più significative e profonde frasi del Padre tra cui: “ La vita interiore, l’unione con Dio , lo Zelo, la Carità, la sete delle anime, offrono una grande arma all’uomo di Dio.” Alla Nostra Madre Superiora Arlene Cayao è stato rivolto un pensiero con le parole di Madre Maria Nazarena Majone : “ Con ardore filiale che tanto vi piace vi dico: Signore, da me sola non posso raggiungere quella Santità perfetta che da me volete; è affare vostro. Io mi rimetto nelle Vostre mani, pensate voi a santificarmi, Voi pensate a rendermi quale Voi volete degna dei Vostri occhi.” La serata si è conclusa con una grande cena, un momento di gioia e unione spirituale che ha coinvolto la nostra intera famiglia. La Coordinatrice Dott.ssa Federica Desiato

Semi di Parola

Ascensione del Signore (Mc 16,15-20)
“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”. Andare e proclamare sono i due imperativi che Gesù lascia ai discepoli. Non si è cristiani quando ci si ferma e quando si sta zitti (che è cosa diversa dal silenzio). La stessa Messa finisce con questo verbo in levare: “Andate in pace”. Cristo continua anche oggi a chiamarci, a farci fare esperienza di Lui e per far questo usa sempre l’umanità di qualcuno. Queste esperienze di Lui non sono esperienze di serie B. Sono esperienze importanti come lo furono quelle di Pietro e di Giovanni e di tutti coloro che vissero con Gesù lungo i tre anni di vita pubblica. Ogni cristiano è contemporaneo a Cristo. Ed è lo Spirito Santo che ci rende Suoi contemporanei. Ogni parola del vangelo è rivolta a noi. La Sua morte è morte per me. La Sua Resurrezione è resurrezione per me. Ed a me e a te oggi chiede di “andare e proclamare in tutto il mondo il Suo Vangelo”. I nostri no e i nostri sì sono no e sì al Figlio di Dio. Poiché “Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre”. E a noi è consegnato un potere da esercitare: contrapporsi al male, farsi capire, creare comunione, aver cura. Un cristiano dovrebbe essere un costante miracolo, non perché fa il prestigiatore ma perché sa vivere nel mondo senza lasciare mai al mondo l’ultima parola. Anzi c’è una storia che viene scritta proprio nel cuore delle contraddizioni della storia che ci tocca vivere. Dio scrive una storia di salvezza lì dove il mondo, il male, o ciò che ci capita vorrebbe semplicemente scrivere la parola fine. Ecco che cos’è un evangelista, uno che si fa megafono, che si fa voce di una simile buona notizia.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreriadelsanto