Ultime Notizie

Marino 25-30 novembre

CORSO DI FORMAZIONE

Si è tenuto a Marino, nella sede della Provincia, un corso di formazione per le responsabili e le Superiore di prima nomina. Hanno partecipato n. 11 Consorelle provenienti dalle comunità dell’Italia e dell’Albania. Nelle prime due giornate la dott.ssa Silvia Grassi ha trattato il tema: “Consapevolezza, sintonizzazione e reciprocità”. Nelle seconde due Don Marco Pavan ha accompagnato, attraverso il Vangelo di Giovanni, a conoscere il discepolo amato, colui o colei che è amante della Parola di Dio, di Colui che viene a farci dono della salvezza. L’ultimo giorno la Superiora generale, Madre M. Teolinda Salemi, ha presentato la bozza del “Vademecum della Superiora locale”, che sia di aiuto a concretizzare la bellezza della nostra vita nei gesti quotidiani di relazione interpersonale nelle comunità.

Semi di Parola

Ascensione del Signore (Mc 16,15-20)
“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”. Andare e proclamare sono i due imperativi che Gesù lascia ai discepoli. Non si è cristiani quando ci si ferma e quando si sta zitti (che è cosa diversa dal silenzio). La stessa Messa finisce con questo verbo in levare: “Andate in pace”. Cristo continua anche oggi a chiamarci, a farci fare esperienza di Lui e per far questo usa sempre l’umanità di qualcuno. Queste esperienze di Lui non sono esperienze di serie B. Sono esperienze importanti come lo furono quelle di Pietro e di Giovanni e di tutti coloro che vissero con Gesù lungo i tre anni di vita pubblica. Ogni cristiano è contemporaneo a Cristo. Ed è lo Spirito Santo che ci rende Suoi contemporanei. Ogni parola del vangelo è rivolta a noi. La Sua morte è morte per me. La Sua Resurrezione è resurrezione per me. Ed a me e a te oggi chiede di “andare e proclamare in tutto il mondo il Suo Vangelo”. I nostri no e i nostri sì sono no e sì al Figlio di Dio. Poiché “Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre”. E a noi è consegnato un potere da esercitare: contrapporsi al male, farsi capire, creare comunione, aver cura. Un cristiano dovrebbe essere un costante miracolo, non perché fa il prestigiatore ma perché sa vivere nel mondo senza lasciare mai al mondo l’ultima parola. Anzi c’è una storia che viene scritta proprio nel cuore delle contraddizioni della storia che ci tocca vivere. Dio scrive una storia di salvezza lì dove il mondo, il male, o ciò che ci capita vorrebbe semplicemente scrivere la parola fine. Ecco che cos’è un evangelista, uno che si fa megafono, che si fa voce di una simile buona notizia.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreriadelsanto