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26 Novembre 2022 - Trani

Una GIOIA più GRANDE

È stata una grande gioia, aver potuto partecipare alla Raccolta alimentare promossa dall’Associazione Orizzonti, da oltre dieci anni al servizio dei bisognosi e in prima linea nella lotta contro la povertà alimentare e sanitaria. Con gioia ed entusiasmo, la nostra comunità di Trani Villa S. Maria, assieme ad alcuni volontari del gruppo “Amici di Gesù… sulle orme di S. Annibale”, il 26 novembre scorso, ha donato il proprio tempo per presidiare uno dei supermercati Dok di Trani, in Via Turella, ed accogliere chi si recava a fare la spesa quotidiana, incoraggiando la loro generosità e indicando i prodotti alimentari più necessari da mettere nel carrello della spesa SOSpesa. Abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa, perché ricalca lo spirito caritativo del nostro Padre Fondatore, Sant’Annibale M. Di Francia. Molte famiglie, oggi, non hanno più il potere economico di approvvigionarsi nemmeno dei beni essenziali per sfamarsi. Sant’Annibale ci insegna a non restare indifferenti di fronte alle tante povertà, ma a rimboccarci le maniche e dare il nostro contributo. Questa iniziativa è un valido strumento per donare ai più bisognosi, ma è anche un importante stimolo che può contribuire a far crescere la cultura della solidarietà. Siamo felici di averci messo la faccia, perché la gioia che si sperimenta nel donare è più grande dell’offerta di un po’ di tempo, di un sorriso, di una parola... Le sorelle della comunità di Trani Villa Santa Maria

Semi di Parola

Ascensione del Signore (Mc 16,15-20)
“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”. Andare e proclamare sono i due imperativi che Gesù lascia ai discepoli. Non si è cristiani quando ci si ferma e quando si sta zitti (che è cosa diversa dal silenzio). La stessa Messa finisce con questo verbo in levare: “Andate in pace”. Cristo continua anche oggi a chiamarci, a farci fare esperienza di Lui e per far questo usa sempre l’umanità di qualcuno. Queste esperienze di Lui non sono esperienze di serie B. Sono esperienze importanti come lo furono quelle di Pietro e di Giovanni e di tutti coloro che vissero con Gesù lungo i tre anni di vita pubblica. Ogni cristiano è contemporaneo a Cristo. Ed è lo Spirito Santo che ci rende Suoi contemporanei. Ogni parola del vangelo è rivolta a noi. La Sua morte è morte per me. La Sua Resurrezione è resurrezione per me. Ed a me e a te oggi chiede di “andare e proclamare in tutto il mondo il Suo Vangelo”. I nostri no e i nostri sì sono no e sì al Figlio di Dio. Poiché “Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre”. E a noi è consegnato un potere da esercitare: contrapporsi al male, farsi capire, creare comunione, aver cura. Un cristiano dovrebbe essere un costante miracolo, non perché fa il prestigiatore ma perché sa vivere nel mondo senza lasciare mai al mondo l’ultima parola. Anzi c’è una storia che viene scritta proprio nel cuore delle contraddizioni della storia che ci tocca vivere. Dio scrive una storia di salvezza lì dove il mondo, il male, o ciò che ci capita vorrebbe semplicemente scrivere la parola fine. Ecco che cos’è un evangelista, uno che si fa megafono, che si fa voce di una simile buona notizia.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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