Ultime Notizie

18 Giugno 2022 - Kabutare

25° di fondazione della Casa

Abbiamo avuto la gioia di celebrare la s. Messa e di benedire la grotta della Vergine Maria “Nostra Signora del Rogate”, patrona della nostra comunità. Dopo la celebrazione eucaristica abbiamo avuto un momento di fraternità che ci ha rallegrato insieme ai nostri ospiti. Celebrare venticinque anni, è un'occasione per ringraziare il Signore per la sua fedeltà ma è anche per noi il momento di fare un passo indietro e vedere tutto ciò che abbiamo ricevuto come famiglia e anche come comunità. Ringraziamo tutte le nostre Superiore per averci accompagnate a questo momento di vita. Il Giubileo ci lascia il dovere di lavorare molto perché la comunità sia luogo di festa, di gioia e di perdono per i fratelli e le sorelle più poveri.

Semi di Parola

Ascensione del Signore (Mc 16,15-20)
“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”. Andare e proclamare sono i due imperativi che Gesù lascia ai discepoli. Non si è cristiani quando ci si ferma e quando si sta zitti (che è cosa diversa dal silenzio). La stessa Messa finisce con questo verbo in levare: “Andate in pace”. Cristo continua anche oggi a chiamarci, a farci fare esperienza di Lui e per far questo usa sempre l’umanità di qualcuno. Queste esperienze di Lui non sono esperienze di serie B. Sono esperienze importanti come lo furono quelle di Pietro e di Giovanni e di tutti coloro che vissero con Gesù lungo i tre anni di vita pubblica. Ogni cristiano è contemporaneo a Cristo. Ed è lo Spirito Santo che ci rende Suoi contemporanei. Ogni parola del vangelo è rivolta a noi. La Sua morte è morte per me. La Sua Resurrezione è resurrezione per me. Ed a me e a te oggi chiede di “andare e proclamare in tutto il mondo il Suo Vangelo”. I nostri no e i nostri sì sono no e sì al Figlio di Dio. Poiché “Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre”. E a noi è consegnato un potere da esercitare: contrapporsi al male, farsi capire, creare comunione, aver cura. Un cristiano dovrebbe essere un costante miracolo, non perché fa il prestigiatore ma perché sa vivere nel mondo senza lasciare mai al mondo l’ultima parola. Anzi c’è una storia che viene scritta proprio nel cuore delle contraddizioni della storia che ci tocca vivere. Dio scrive una storia di salvezza lì dove il mondo, il male, o ciò che ci capita vorrebbe semplicemente scrivere la parola fine. Ecco che cos’è un evangelista, uno che si fa megafono, che si fa voce di una simile buona notizia.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreriadelsanto